top of page
Immagine del redattoreMarina Clemente

L'ambientamento al nido

Siamo ad agosto e tra poco inizierà per il vostro bambino, uno dei momenti più importanti nel suo processo di crescita... L'ambientamento al nido.


È un passaggio importante e delicato che apre al bambino le porte verso il mondo “sociale”. Questo passaggio, che per alcuni rappresenta la prima vera esperienza di “distacco”, racchiude risvolti emotivi che riguardano non solo i piccoli, ma anche i genitori.

Generalmente ogni nido prevede nei primi giorni di frequenza, la presenza di un genitore o di un’altra figura di riferimento per inserire gradualmente il bambino nel nuovo ambiente e prendere confidenza con l’educatore, facilitando così la conoscenza del nuovo percorso.


Chi si occuperà di gestire questo momento, mamma o papà, dovrebbe mettere in conto un periodo variabile nel quale essere presente a fianco del proprio bambino in quest’esperienza, organizzandosi con gli impegni lavorativi, immaginando di doversi assentare dal lavoro per un tempo che dipende dalle esigenze del bambino, in accordo con gli educatori.


Proprio per lasciare al piccolo, tutto il tempo necessario per adattarsi al nuovo ambiente, conoscere e riconoscere gli adulti che si occuperanno di lui, sarebbe utile valutare chi in famiglia presenta la maggiore disponibilità o flessibilità lavorativa o può usufruire di permessi o giorni di ferie per accompagnare serenamente e flessibilmente il bambino in questa esperienza.




L’inserimento

Il tempo dell’inserimento è ricco di emozioni anche per i genitori, che compiono un passaggio importante, nell'accompagnare il proprio bambino nella relazione con una nuova figura di riferimento.


Creare un clima di collaborazione e fiducia reciproca con le insegnanti, è fondamentale affinché il bambino si senta sicuro e sereno nel nuovo ambiente, prendendo confidenza con le educatrici con cui inizierà a passare molto tempo della sua giornata e che diventeranno un porto sicuro e significativo nel suo percorso di crescita.


I sentimenti che accompagnano l’inserimento possono essere contrastanti: accanto all'entusiasmo di condurre proprio figlio alla scoperta di un mondo nuovo, fatto di stimoli diversi, legati al mondo “sociale”, potrebbero emergere sensi di colpa e timori legati all’idea di lasciare il bambino all'asilo; essere consapevoli di questi vissuti, del tutto legittimi, consente di poterli controllare e a poco a poco elaborare, favorendo la serenità necessaria per affrontare momenti delicati come il saluto sereno e il ricongiungimento quotidiano col bambino.


Durante l’inserimento, gli educatori prenderanno quante più informazioni possibili sul vissuto e le abitudini del bambino, osservando, la relazione tra il genitore e il bambino, il comportamento del bambino stesso in presenza e in assenza del genitore, la sua

reazione alla separazione, in modo da supportare il bambino e condividere con i genitori i tempi e la modalità più adeguata per sostenerlo in questo passaggio.


In questa fase il piccolo potrebbe risentire del carico emotivo del distacco e della quantità di stimoli a cui è esposto, alterando il ritmo sonno veglia, o il suo appetito, specie se ha avuto sino a quel momento poche esperienze di socialità e un rapporto molto esclusivo con la mamma o con un’altra figura familiare; ciò è coerente con il cambiamento che il piccolo sta affrontando. Non appena il bambino comincerà gradualmente ad abituarsi al nuovo ambiente e a sentirlo proprio, anche i suoi ritmi si regolarizzeranno.


L’inserimento nel nuovo contesto sociale favorirà la costruzione di nuovi rapporti di attaccamento affettivo, specie con l' educatore , che farà da esperienza di base per creare pian piano anche legami con i coetanei e con gli altri adulti.



Regressioni

Anche i bimbi che sembrano adattarsi velocemente al nuovo ambiente e si mostrano sereni e felici di andare all'asilo, possono successivamente presentare delle regressioni: è così possibile che per esempio il bimbo torni a chiedere il ciuccio o a succhiarsi il pollice o si svegli frequentemente di notte oppure chieda di essere imboccato pur sapendo mangiare da solo…


Queste regressioni preoccupano i genitori: è importante sapere che l’inserimento al nido richiede un forte investimento emotivo e che questi comportamenti, nella maggior parte dei casi transitori, rappresentano un piccolo passo indietro necessario per poi deporre un ulteriore mattoncino nel cammino verso l’autonomia.

Sarebbe utile che mamma e papà , si ritagliassero dei momenti per coccolare il proprio bambino, sia prima di portarlo all'asilo che quando lo andranno a riprendere, creando occasioni di intimità “esclusive” che potranno essere utili al momento del distacco, in modo che il bambino interiorizzi l’idea che anche se avviene una separazione, non è un abbandono e alla fine della giornata si ritornerà a stare insieme.



Un genitore certo che il proprio bimbo sia inserito in un ambiente adeguato, con personale attento e premuroso riuscirà ad infondere nel proprio bimbo la fiducia necessaria, per affrontare questo ulteriore passaggio verso nuove conquiste e scoperte.


Se avete dubbi sulla gestione degli orari o dei ritmi del bambino, o altre domande o bisogno di chiarimenti, o situazioni specifiche su cui riferire, rivolgetevi con fiducia alle educatrici o coordinatore pedagogico che è sempre disponibile a colloqui con i genitori, in genere su appuntamento.


Buon felice inizio a tutti!

23 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page